Le classifiche del
Sole 24 Ore, diciamolo pure, sono sempre abbastanza severe con la Sicilia. Con piena ragione, peraltro. Quella sull'indice di sportività delle province italiane nel 2010 conferma una regione attardata anche nell'ambito dello sport.
La prima delle siciliane è Siracusa, al 57° posto della graduatoria nazionale. Segue a tre lunghezze Catania, che invece nel 2009 era la prima provincia dell'Isola (ma al 58° posto); subito dopo c'è Messina al 62°. Le altre, da Palermo ad Agrigento, occupano posizioni di bassissima classifica. La città dei Templi è addirittura l'ultima in tutta Italia.
Migliora dunque solo Siracusa (e lievemente Messina), grazie al ritorno della squadra del capoluogo nel calcio professionistico, all'organizzazione dei campionati nazionali di scherma e al contributo di discipline tradizionalmente forti in provincia (pallanuoto, basket femminile, pallamano, calcio a 5). A
Catania e Palermo invece non bastano le squadre di calcio in serie A e in altre categorie professionistiche.
I parametri considerati non riguardano naturalmente solo le discipline sportive, ma anche i fattori che legano lo sport agli aspetti sociali, economici, culturali e storici del territorio. In questo senso, è quasi superfluo dire che la Sicilia arranca soprattutto per le scarse infrastrutture. Con un pizzico di cinismo e disillusione, direi: mancano le strade, figurarsi gli stadi...
Come dimostra Siracusa, però, è interessante che anche in terra di Trinacria i risultati migliori vengano da sport considerati minori (rispetto al calcio "cannibale"): rugby, hockey, pallanuoto, pugilato, scherma. Sottolineo, con una punta di orgoglio campanilistico, che il presidente della Federazione Italiana Scherma – e vicepresidente di quella internazionale – è il maestro Giorgio Scarso, di Modica. Inoltre, alcune province se la cavano discretamente con ciclismo e atletica, che vantano un buon numero di tesserati; addirittura sono gli sport di nicchia – come lotta e badminton – a permettere a cinque province (Palermo, Catania, Enna, Messina, Siracusa) di piazzarsi tra le prime venti in Italia.
Poi ci sono i dati sorprendenti, come in ogni classifica che si rispetti. Nella speciale graduatoria nazionale dello
sport per disabili, Enna è seconda, Palermo terza, Ragusa quinta, Trapani sesta. Note positive arrivano anche dallo sport universitario a Catania, dal numero di arbitri di calcio tesserati e dalle strutture di controllo sanitario. Ricordo sempre che Zdenek Zeman si è laureato all'Isef di Palermo con una tesi sulla medicina dello sport...
Al di là dei numeri e delle posizioni in classifica, emerge che in tutta Italia conta tantissimo la diffusione dello sport – anche dilettantistico e giovanile – nei centri minori e non solo nei capoluoghi. La prima della graduatoria è Genova, ma senza la pallanuoto in provincia avrebbe "solo" il calcio ad alti livelli. Che non è evidentemente sufficiente, meno che mai in Sicilia.