Mirello all'anagrafe fa Vladimiro, bel nome da comunista, ex, post, vetero o quello che è. In effetti nascere nel 1950 ed essere battezzato con quel nome lì, beh, qualcosa vorrà pur dire.
Vladimiro "Mirello" è di Enna. Di cognome fa Crisafulli. Lo zar di Enna, il ras di Enna, una vita da comunista, poi Pds, Ds, Pd, tutta al seguito dell'annacquamento delle sigle. Ma quello che non si è mai annacquato è appunto il suo radicamento sul territorio, questa formula magica che in politica vuol dire tutto o niente, leghismi o autonomismi, clientelismi e partecipazione. E nel caso suo vuol dire che al congresso provinciale di Enna ha vinto con l'ottanta per cento, precisamente il 79,98 (ma in alcuni circoli ha toccato vette del 98,5%: credo insomma che in Bulgaria dovranno abituarsi al concetto di "percentuali ennesi"...). Qualcuno dice che è più facile destituire Fidel Castro a Cuba.
La terra dei Pupi |
Quindi Renzi e i suoi ce l'hanno con Mirello. Lo criticano, dicono che quando il Sindaho sarà segretario metterà ancora sul tavolo la questione Enna. E Crisafulli, stizzito, si lamenta che «Se fossi belloccio come Renzi, se non fossi siciliano e non pesassi 110 chili, non sarei stato coperto di insulti da simpatizzanti renziani negli anni: nei loro attacchi ci sono punte di razzismo». Capito? Lui non è un "fighetto", un modello, né mai farà una dieta, inutile che lo attaccate sul piano fisico. Onestamente non credevo che le critiche si concentrassero sull'aspetto fisico, mi sembrava ce l'avessero con una questione politica e, virgolettiamolo pure, "morale". Ma, seriamente, devo confessare che mi infastidisce quest'autodifesa velenosa laddove Vladimiro Crisafulli, già senatore della Repubblica, tira fuori quel «se non fossi siciliano». Dice che «parlare male della Sicilia fa comodo a qualcuno». Gliene do atto, a volte è davvero così. Però io non mi sento offeso come siciliano se qualcuno critica e mette in dubbio la legittimità dei trionfi politici di un pezzo grosso di provincia. La critica piuttosto è a lui, a quel pezzo di partito e di apparato che sta con lui, a chi una volta lo considerò impresentabile (non per la faccia sicula né per la mole) e oggi ne gradisce il consenso sovietico. La presentabilità a voto alterno. Voto che, peraltro, lo premierebbe comunque. Crisafulli ama ripetere infatti, ed è quasi l'argomento più forte di ogni sua campagna elettorale, che a Enna lui vince «con il maggioritario, con il proporzionale e anche per sorteggio».
Mattarellum, Porcellum, Mirellum.