domenica 19 dicembre 2010

Nati con le Camicie

Ormai non manca tanto. Il conto alla rovescia verso i grandi (?) festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia volge al termine, marzo è vicino. Il punto interrogativo nella frase precedente non è sintomo di revanscismo borbonico. Certo, "Italia unita" a volte sembra una contraddizione in termini ma, battute a parte, mica spero di rivederla divisa. Almeno io no.
Però davvero non so come spiegare le iniziative che la regione Sicilia sta organizzando in vista del prestigioso compleanno. Il ricordo della spedizione garibaldina è nell'agenda di tante amministrazioni in giro per l'Italia, ma a Palermo diventa addirittura un pretesto per celebrare l'autonomismo siculo. Insomma, per la/e giunta/e di Palazzo d'Orleans la campagna dell'Eroe dei due Mondi è ora motivo di orgoglio "nazionalista", dopo che per due anni è stata condotta una propaganda quasi-anti-unitaria, culminata con una specie di revisionismo toponomastico in alcuni paesi. Quella vicenda storica è sempre stata ammantata di retorica, è vero; i fatti di Bronte, con la repressione dura compiuta degli uomini di Nino Bixio nel 1860, sarebbero già sufficienti a rivedere molti dei giudizi sulle azioni delle Camicie Rosse. D'accordo, ma rimettere in discussione quella pagina di storia non vuol dire strumentalizzarla in questo modo.
Il logo comunque è carino, chissà se Lombardo imiterà Berlusconi e lo sfoggerà su una cravatta...

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