Era ora. Aspettavo finalmente una prima notizia di cronaca che portasse alla ribalta il "giovane"
aeroporto di Comiso. Lì, dove prima si celebrava un militare fascista e ora un martire dell'antimafia e del pacifismo come
Pio La Torre, è successa l'altroieri una cosa grottesca, o «surreale», per utilizzare le parole testuali di chi ha denunciato l'accaduto.
Dunque, circa 180 migranti, tutti africani (da Ghana, Nigeria, Gambia e Burkina Faso), erano arrivati a Comiso per essere trasferiti a Bologna (noto, per la cronaca, che ancora non c'è un collegamento di linea...,
ndr). A un certo punto il comandante dell'aereo, un aereo della compagnia austriaca
Lauda Air, quella di Niki Lauda (
sic), si è rifiutato di partire con i migranti a bordo, perché non ha ritenuto validi i certificati medici, rilasciati dall'Asl di Agrigento e dal Cpa di Pozzallo, che attestavano che nessuno degli africani avesse malattie infettive.
L'Ebola, per capirci. Insomma, non li ha fatti salire e se ne è ripartito con l'aereo vuoto. Poi c'è voluto un altro aereo, di un'altra compagnia, per accompagnare in serata i migranti alla volta di Bologna.
Ora, la vicenda è stata denunciata dal Consap, un sindacato autonomo di polizia, che però, anziché avanzare dubbi sulla correttezza dell'operato del pilota (per carità, io non ho letto i certificati, ma la malattia più plausibile mi sembra la "sindrome psicosi"), la mette sul piano, intramontabile, del populista "e io pago!".
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Volare è un gioco da ragazzi... |
Queste le parole di un dirigente del sindacato in Sicilia: «Tutto questo è intollerabile. Vorremmo proprio sapere se (e ci muoveremo per far presentare una interrogazione parlamentare in merito) questo viaggio a vuoto lo stanno comunque pagando i cittadini italiani. Spendiamo delle cifre inimmaginabili per questa vicenda dei migranti, ma è possibile che la
spending rewiew non riguardi mai l'ambito dei migranti? Si ricordano di risparmiare solo quando si tratta di vicende inerenti la sicurezza, la salute dei cittadini o la cultura». Il problema naturalmente è l'approssimazione con cui in Italia si gestisce il sistema dell'accoglienza dei migranti «provenienti dai più disparati angoli dell'Africa», dice lo stesso Consap. Disp
arati, non disp
erati...
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