martedì 19 maggio 2020
La Sicilia s'è destra
In politica, come in altri ambiti, vige una regola non scritta: se viene fatto un nome e lo si dà per favorito, spesso è per "bruciarlo". Così è stato forse anche per Matteo Francilia, per giorni in pole position per l'assessorato regionale alla Cultura e all'Identità siciliana in quota Lega. Un nome per lo più sconosciuto al grande pubblico e che nei fatti è durato lo spazio di un retroscena politico. Ma l'assessorato, secondo gli accordi tra Nello Musumeci e Matteo Salvini, doveva comunque andare alla Lega, con tutte le polemiche, le ironie, le critiche e l'incredulità annesse e connesse. Così, alla fine, il nuovo assessore è Alberto Samonà, giornalista palermitano direttore del quotidiano online Il Sicilia, 48 anni, formazione politica molto a destra: Fronte della Gioventù, Msi, fondatore di un circolo dedicato a Julius Evola, critico con il presidente Mattarella quando richiama i valori costituzionali dell'antifascismo. Ex massone, dal 2018 è responsabile del settore cultura per la Lega in Sicilia. Ed è anche consigliere d'amministrazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Tutti contenti, lui, la Lega, Salvini, Musumeci. Che infatti dice: "Dopo l'irripetibile stagione dei tecnici Alberto Samonà è la giusta sintesi della militanza politica e della competenza professionale. Lo conosco da anni e sono certo che saprà svolgere con passione il ruolo che, di intesa con il suo partito, ho voluto affidargli". Dopo "l'irripetibile stagione dei tecnici" tocca dunque a un leghista. In Sicilia non ci si fa mai mancare nulla. Ah, nel 2018 provò a candidarsi con il Movimento 5 Stelle. Lo staff Di Maio depennò dalla lista il nome, ben votato alle parlamentarie, per i tanti apprezzamenti nei confronti dell'amico Nello Musumeci. Dopo l'irripetibile stagione dei tecnici, insomma, la ripetuta stagione della politica alla siciliana.
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