Vengo da famiglie contadine. Sono cresciuto vedendo sin da piccolo le vacche del nonno paterno e gli
agrumi di quello materno. So bene quanto sia importante l'agricoltura per l'economia e la società siciliana. Prima di riconvertire l'economia dell'Isola al
turismo o prima di spingere sull'acceleratore dello sviluppo industriale, sarebbe bene non dimenticare che la Trinacria è prima di tutto
una regione agricola. E questo non è un difetto. Vanno benissimo gli investimenti nel turismo, però magari evitiamo di distruggere paesaggi stupendi per il verde artificiale di un
campo da golf. Giusto che la più estesa regione italiana, la quarta per popolazione, abbia un suo comparto industriale. Magari però puntiamo sull'artigianato di qualità e non sull'
industria pesante o sulle
trivelle e le raffinerie che deturpano e
avvelenano il territorio. Anziché individuare luoghi idonei alla costruzione di centrali nucleari, la terra del sole e del vento potrebbe dare una bella mano sulla via delle energie alternative. Però non al prezzo di spianare boschi e distese di alberi per installare pannelli solari o pale eoliche. A Santa Croce Camerina (RG), Legambiente denuncia che per fare spazio a un impianto fotovoltaico si prepara lo sradicamento di un carrubeto secolare. E dire che tagliare gli alberi
in alcuni casi è stato considerato correttamente (lo prevede il codice penale) un crimine...
Lasciamo perdere le vecchie classificazioni tipiche dei libri di geografia della nostra infanzia scolare: primario, secondario e terziario possono benissimo convivere. Ma non dimentichiamo l'importanza di agricoltura, allevamento,
pesca. Si parla tanto di
dieta mediterranea e delle
eccellenze alimentari, ma poi la politica (regionale e nazionale) se ne dimentica con discreta facilità. Tanto il ministero dell'Agricoltura è solo un risiko di poltrone per maggioranze variabili.
Ora in Sicilia l'agricoltura prova a farsi politica. Niente di nuovissimo, a dirla tutta. Alle amministrative di Modica del 2007 si presentò con il centrosinistra la lista "Terra Nostra Vita". A Vittoria invece spunta la candidatura a sindaco dell'ex Mpa Giovanni Cirnigliaro con la lista "Agricoltura PrimaDiTutto", che se la prende con il sindaco uscente, Giovanni Nicosia, di cui è stato però vice. E poi a livello regionale nascono i "Comitati di base agricoltori siciliani", un aspirante partito grintoso e combattivo. Forse troppo nei toni.
Però ci sta: se siamo davvero la Repubblica delle banane, meglio che se ne occupino gli agricoltori.
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