venerdì 24 dicembre 2010

Legea e dură, dar e lege

 «Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra» (Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973)
A volte la legge è dura, ma è pur sempre la legge. Con risvolti paradossali e curiosi.
Questa storia inizia in Romania, dalle parti di Botoşani, prosegue a Vittoria, provincia di Ragusa, e verosimilmente finirà ancora in Romania.
Dan Constantin Gheorghita ha 36 anni ed è stato arrestato tre giorni fa dalla polizia durante un controllo nei pressi dello stadio comunale di Vittoria. Le autorità rumene avevano emesso un mandato di cattura europeo dopo che nel 2006 Gheorghita era stato condannato dal tribunale di Botoşani a dieci anni di carcere. Il cittadino rumeno era riuscito a scappare in Italia ed evitare l'arresto in patria.
Il reato contestato è "taglio illegale di alberi" (sic). Nel 2004 aveva tagliato 22 alberi d'ulivo, causando un danno di 150 euro al proprietario delle piante. Ora si trova in carcere a Ragusa, in attesa di essere estradato.
Dura lex, sed lex. In Romania.


P.S. Ieri a Modica è stato condannato Anis Khalifa, tunisino di 22 anni, che nel marzo scorso ha violentato, picchiato e derubato una dottoressa alla guardia medica di Scicli. Rito abbreviato, sconto di un terzo di pena: condanna a dieci anni di reclusione (sic).

P.S. 2 Emil Cioran era rumeno

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