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venerdì 8 luglio 2011

Più province per tutti

Di abolire le province, in Italia non se ne può parlare. Tutte le volte che viene proposta la cancellazione di questi enti territoriali abbastanza inutili (ma bei poltronifici), si trova sempre un'opposizione trasversale. Quanto è successo alla Camera qualche giorno fa ne è un esempio evidente. Una provincia vuol dire tanti uffici, tante poltrone, tanti posti, tanti altri enti collaterali. Quel che più mi colpisce è una specie di regola non scritta, uno strano rapporto di "proporzionalità": più si parla di abolire le province, più se ne propone la creazione di nuove. Come se 110 fossero poche. Ricordo ancora quando nel 1992 furono istituite otto nuove province, che nella mia mente di bambino curioso delle elementari erano otto nuove sigle e targhe automobilistiche. Crotone = KR fu una grande sorpresa. Poi però col tempo ho capito che le province esistono solo in Italia come ente intermedio e ne ho compreso i motivi. Soprattutto ho capito perché nessuno vuole davvero abolirle.
Una nuova provincia è, appunto, un nuovo insieme di posti di lavoro e di potere. Dal 1992 a oggi ne sono state istituite in tutto altre 15. Il problema è naturalmente a monte. Se non esistesse l'istituto-provincia, non ci sarebbe la corsa a proporne di nuove e talvolta improbabili. D'altra parte le proposte le fanno quasi sempre i parlamentari eletti nelle zone interessate e far creare una nuova provincia immagino garantisca un certo credito elettorale.

lunedì 4 aprile 2011

Se 88 vi sembrano pochi

390 comuni: uno solo "virtuoso", ma 88 città turistiche. Ecco in estrema sintesi la Sicilia. Alla faccia di chi non è convinto che il futuro dell'economia dell'Isola sia il turismo, l'assessorato guidato da Daniele Tranchida ha stilato un elenco ufficiale di località siciliane a vocazione turistica, appunto 88. Queste città e cittadine potranno usufruire di fondi europei del programma operativo Fesr 2007/2013. Insomma, come spesso accade in Sicilia, anche il settore e le attività del turismo possono farcela solo grazie ai soldi che arrivano (legittimamente) da Bruxelles. Però è interessante la lista delle città turistiche.
Innanzitutto i capoluoghi di provincia. Palermo è stupenda; Agrigento, Catania, Siracusa e Ragusa hanno monumenti patrimonio dell'Unesco; Trapani, Enna, Caltanissetta e Messina... ringraziano. Cioè sono tutte dentro giusto perché capoluoghi di provincia. Vabbé. Poi ci sono altri comuni "detentori di beni dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco": le città del Val di Noto, Piazza Armerina, le Eolie (che ci sarebbero comunque per ragioni paesaggistiche), Pantalica (area archeologica nei comuni di Ferla e Sortino), Sant'Alfio per il famoso "castagno dei cento cavalli".
C'è una manciata di paesi considerati tra i "borghi più belli" dalla consulta turistica dell'Anci. Naturale la presenza delle altre isole e arcipelaghi, oltre alle Eolie. Giusto inserire le nove località costiere che Legambiente e Touring Club hanno premiato con le "vele blu" (ma non sono conteggiate le "bandiere blu" della Fee, la Federazione per l'educazione ambientale). Infine decine di paesi e città che l'assessorato include "per la conclamata storica valenza turistica". Conclamata, testuale.
Niente paura per gli altri trecento comuni non in lista. Potranno usufruire dello stesso status quei paesi che dimostreranno di possedere almeno tre caratteristiche o requisiti previsti dall'assessorato:
– Adeguata presenza di beni culturali, artistici ed architettonici;
– Collocazione all’interno di parchi regionali;
– Localizzazione paesaggistica e naturalistica;
– Persistenza e tutela dei centri storici;
– Opportuna dotazione infrastrutturale alberghiera (alberghi, agriturismo, turismo rurale, paesi albergo, casa vacanze, bed & breakfast);
– Organizzazione, da oltre un triennio, di manifestazioni, rassegne o grandi eventi culturali;
– Congrua presenza turistica (dato riferito alle presenze degli ultimi 3 anni).
Da febbraio a oggi, le città turistiche sono passate da 57 a 88. A questi ritmi di aggiornamento, chi vuole venire in vacanza in Sicilia, avrà solo l'imbarazzo della scelta. Capoluoghi compresi.