sabato 16 giugno 2012

Isolani isolati #8

Dici Lampedusa e ti vengono in mente tante cose. Sappiamo benissimo quali. Se parliamo di politica, è quasi inevitabile pensare alla Lega Nord. Solo in Sicilia (e in Italia) può succedere che il partito nordista sia riuscito a sfondare nel comune più meridionale. Alle elezioni di maggio, però, il sindaco uscente Bernardino De Rubeis - che si presentava con le liste "Dino il Sindaco Buono" e "Tre Isole... un Cuore" ed era sostenuto dalla pasionaria leghista Angela Maraventano - è stato sconfitto. Addirittura è arrivato quarto, con il 17,5% dei voti, preceduto anche da altri due ex sindaci, Bruno Siragusa e Totò Martello, oltre che dal nuovo primo cittadino. Che si chiama Giusi Nicolini, storica esponente di Legambiente.
Cambiano i sindaci, com'è anche normale che sia, ma restano disagi e problemi. Il comune di Lampedusa comprende tutto l'arcipelago delle Pelagie, dunque anche Linosa e Lampione (appunto tre isole, come nella lista di De Rubeis). L'ultima è piccolissima e disabitata, ma a Linosa un po' di gente ci vive. E anche lì i problemi e i disagi non mancano. Non bastasse la frequenza irregolare della nave che porta a Lampedusa e Porto Empedocle, ci si mette adesso anche la mancanza di benzina sull'isoletta. In realtà il carburante a Linosa manca da molto tempo: la precedente giunta aveva concesso il suolo pubblico a una ditta palermitana, la Cusumano, per costruire - con le procedure speciali riservate alle opere di pubblica utilità - un distributore di benzina, che c'è ma non funziona.
Ora i cittadini di Linosa protestano, radunando le loro auto davanti alla delegazione comunale e chiudendo i negozi, e denunciano i disagi che rischiano di peggiorare con l'arrivo dell'estate. Anche perché l'alternativa è fare rifornimento a Lampedusa, dove la benzina costa due euro al litro. E pure il neosindaco Nicolini si fa portavoce delle lamentele dei linosani: «Se Cusumano non è realmente interessato a quel punto vendita, ha il dovere di dirlo chiaramente e noi ci muoveremo di conseguenza per garantire l'erogazione di un servizio di pubblica utilità». Nicolini dice anche altro: «Va garantito l'accesso ai rifornimenti. Sarebbe estremamente grave se l'idea del distributore si rivelasse un'ennesima presa in giro nei confronti di una comunità piegata per tanti anni dall'isolamento, dalla crisi e dall'abbandono». Come sempre, vanno risolti prima i problemi quotidiani, poi si può pensare ai progetti ambiziosi. Il sindaco di Legambiente si dice «convinta che Linosa debba puntare per il futuro sulla mobilità sostenibile». Ha ragione. Al momento è insostenibile.

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