Ancora sbarchi a Lampedusa. E questa non è più una notizia. Invece fa notizia che la magistratura abbia iscritto nel registro degli indagati per immigrazione clandestina (ah, la Bossi-Fini...) i seimila finora arrivati nell'isola. Ma perché non si dica che si fa torto a qualcuno, anche il sindaco di Lampedusa,
Bernardino De Rubeis, ha un fascicolo aperto a suo nome per istigazione all'odio razziale. La colpa, aver emanato un'ordinanza contro "accattonaggio e comportamenti non decorosi" delle migliaia di migranti per le stradine dell'isola. De Rubeis si difende dicendo che l'ordinanza è rivolta in realtà a tutti, italiani e stranieri. Sarà, ma non è così strumentale legarla all'emergenza migratoria. D'altra parte, la popolazione lampedusana è stanca e ha grandi difficoltà a vivere serenamente in una terra che sembra
abbandonata a se stessa, dove comunque è forte il senso di ospitalità. Forse manca semplicemente un po' di buonsenso. Atti dovuti (obbligatorietà dell'azione penale), per carità, ma è legittimo il dubbio che non siano la soluzione migliore al momento. Certo è che viene da riflettere sulla separazione dei poteri: il parlamento si occupa (non è ironico) di altro, il governo manco a dirlo, quindi resta la magistratura. Ah, sempre questi giudici...
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