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Forse le preghiere sono servite... |
E se Lombardo la scampasse dalle
accuse di concorso esterno in associazione mafiosa? Il presidente della Regione Siciliana si è sempre detto fiducioso di uscire pulito dall'inchiesta
Iblis in cui era coinvolto. Ora la Procura di Catania ha stralciato la posizione di Lombardo e del fratello Angelo, deputato nazionale Mpa. Escono dunque fuori dall'inchiesta sui rapporti tra mafia e politica nel catanese. Nell'indagine dei Ros dei carabinieri, i loro nomi erano insieme a un'altra cinquantina di persone, ma i giudici di Catania hanno avocato il fascicolo ai quattro sostituti che li avevano iscritti nel registro degli indagati. Saranno ora Michelangelo Patanè, procuratore capo facente funzioni, e l'aggiunto Carmelo Zuccaro a coordinare l'inchiesta stralciata a carico dei Lombardo's. Sembrerebbe però che questa decisione sia destinata a risolversi nell'archiviazione di
don Raffaè e del fratello. Perché? La valutazione sarebbe esclusivamente di natura giuridica, tutta da ricondurre alla recente sentenza di assoluzione in Cassazione per l'ex ministro Calogero Mannino. Sul concorso esterno fa giurisprudenza quella decisione dei giudici del
Palazzaccio, dunque l'ipotesi di reato "non avrebbe retto in sede di giudizio".
Se Lombardo ce la fa, allora è per una questione giuridica e di procedura. Nel merito della questione, qualche "curiosità" sulla posizione dello psichiatra di Grammichele rimane comunque. Credo che anche ai suoi nuovi alleati del Pd possa interessare.
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