Quando
Crocetta fu
eletto presidente della Regione nel 2012, di fatto non aveva una vera maggioranza e infatti cercò l'appoggio (sui contenuti, si diceva) del
Movimento 5 Stelle, sostanziale vincitore di quelle elezioni. Poi, come sempre in Sicilia,
i gruppi parlamentari all'Ars hanno assunto nuove fisionomie, con continui cambi di casacca e trasformismi. Fino al capolavoro di
Crocetta di oggi.
La sua lista, il Megafono, oggi ha sconquassato definitivamente ciò che resta del presunto centrosinistra siciliano. Il movimento dovrebbe confluire nel Pd, da Roma è arrivato il via libera all'ingresso nel partitone dei deputati regionali che fanno riferimento alla creatura di Crocetta e di Beppe Lumia. Così il gruppo democratico a Palazzo dei Normanni salirebbe da 18 a 25, una bella garanzia di solidità politica per Crocetta e la sua maggioranza, almeno sulla carta (per la cronaca, all'indomani delle elezioni il Pd aveva 14 seggi e il Megafono 5). Nonostante il risultato negativo delle
elezioni suppletive, ora il presidente, infatti, sembra poter godere per la prima volta di un vero sostegno da parte del Pd.
Sì, ma quale Pd? Il via libera da Roma esautora di fatto la segreteria e la dirigenza siciliana. Nell'Isola il segretario è Fausto Raciti, "cuperliano". L'ala che fa capo a lui e ai pezzi grossi come
Crisafulli e Cracolici si troverà in netta minoranza, numerica e programmatica, rispetto all'alleanza renziana-crocettiana. Grazie a ingressi come quelli dell'ex
Mpa ed ex Udc Marco Forzese oppure – udite udite – di Antonio Venturino, vicepresidente Ars, grillino espulso, ora socialista di Nencini, il Pd siciliano svolterà sempre più in direzione della
nouvelle vague di Matteo & Saro. E
il Megafono potrà diventare, insieme ad
altri gruppi di centro-centrosinistra, la porta d'ingresso per chi, provenendo anche dalle fila dei
berluscones in cerca di riposizionamento, volesse rinfoltire la truppa del nuovo Pd a Palermo (e non solo: Lumia è senatore Pd ma eletto col Megafono). Una vittoria di Davide Faraone, un'altra
sconfitta del Pd "di sinistra". Crocetta era comunista, una volta...
Rimane però un dubbio: Renzi si è preso la Sicilia o la Sicilia si è presa Renzi?
Nessun commento:
Posta un commento