A Raffaele Lombardo, in fondo, le cose vanno sempre abbastanza bene.
Tutti si chiedevano che ne sarebbe stato delle accuse di mafia dopo lo stralcio dall'inchiesta Iblis. Ora c'è la risposta. Macché concorso esterno in associazione mafiosa, era solo un "reato elettorale", cioè voto di scambio. Stessa sorte per il fratello Angelo.
I Lombardo's dovranno presentarsi in giudizio il prossimo 14 dicembre, davanti alla quarta sezione penale del tribunale di Catania, in composizione monocratica. La citazione a giudizio ha bypassato la decisione del Gip e siccome l'entità della condanna prevista dal reato è bassa, sarà sufficiente la competenza di un giudice solo e non del tribunale convocato in forma collegiale.
Sto aspettando i sussulti di giubilo di chi appoggia la maggioranza di Lombardo. Ma sì, mica è indagato per mafia, un po' di voto di scambio - siamo magnanimi - concediamoglielo pure. In fondo è solo uno dei deputati indagati all'Ars: se sono così tanti, sarà pure per l'accanimento dei giudici. Che però stavolta hanno fatto un bel favore a (quasi) tutti.
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