Villabate è il quadratino rosso. Anzi, ora è nero |
Dunque Rommel avrà una via tutta sua a Villabate. Ho dei dubbi che una qualsiasi città tedesca possa deciderne di dedicarne una a - che ne so - Galeazzo Ciano. Perché la motivazione del sindaco è: Rommel è ricordato non come gerarca nazista, ma per il suicidio dopo i sospetti di aver fatto parte dei complottisti contro Hitler. Ecco, Ciano, genero di Mussolini, poi lo tradì. Siamo lì.
E intanto tra i «meritevoli di essere menzionati nella toponomastica cittadina», per utilizzare il burocratese sentimentale di Di Chiara, non figura il soldato villabatese Giovanni Militello, catturato in Russia e deportato nel campo di concentramento di Altengrabow. Il parere favorevole, anche della giunta, c'era, ma la pratica si è persa. Gli è andata a suo modo meglio di altri: Antonino Retaggio, consigliere comunale che si batte per la memoria di Militello, c'aveva riprovato chiedendo di intitolare qualcosa (non necessariamente una strada, qualcosa, signor sindaco) anche a Peppino Impastato. Sarebbe stato bello, in un comune sciolto due volte per mafia (1999 e 2004), ma la proposta non fu neanche esaminata.
Via Rommel, vicolo cieco.
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