Non bastavano gli
sbarchi. Non bastavano le
indagini. Non bastavano i
disagi. No, Lampedusa aveva proprio bisogno di visite eccellenti. Per non sentirsi abbandonata e dimenticata, l'isola non poteva fare a meno della visita di
Marine Le Pen e Mario Borghezio. Tanto la Lega era
già arrivata a Lampedusa da tempo, infatti si aspettava che ad accompagnare i due eurodeputati ci fosse pure il vicesindaco Angela Maraventano (ristoratrice marchigiana a Lampedusa, vice di Bernardino De Rubeis a più riprese, senatrice
padana eletta in Emilia-Romagna: la globalizzazione in una sola persona, leghista). La senatrice non ha potuto esserci, ma sicuramente il duo sa come cavarsela. E cosa ci vengono a fare Mario&Marine nelle Pelagie? Ovvio, a vedere come vanno le cose nell'isola, a visitare il Cpt-Cie-o-quello-che-è di contrada Imbriacola e a incontrare il sindaco De Rubeis. Borghezio non è neanche nuovo a queste gitarelle, stranamente gli fanno trovare i centri per immigrati sempre in ordine. Certo, gran tempismo il sindaco: prima si fa indagare per istigazione all'odio razziale, ora accoglie la candidata del Front National alle presidenziali francesi 2012 in compagnia dell'uomo che agli stessi xenofobi transalpini insegnava i trucchi per continuare a propagandare razzismo senza sembrare razzisti.
Un collega di partito di Borghezio (e della senatrice
Maraventano), che incidentalmente guida il Viminale e si chiama Roberto Maroni, pensa che la Le Pen ne approfitterà per farsi campagna per le elezioni francesi. Sai quanti voti raccoglie a Lampedusa la bionda Marine?!? Poi se propone di assistere i migranti in mare senza farli (anzi, per non farli) sbarcare sull'isola... Ministro Maroni, non si preoccupi, Marine Le Pen dice di condividere la posizione della Lega sull'immigrazione, anche lei se la prende perché la stampa italiana li dipinge come razzisti, xenofobi e antisemiti.
Se davvero Marine Le Pen di Jean-Marie da Neuilly-sur-Seine è venuta a cercare voti, chissà se ha letto lo striscione con cui l'hanno accolta all'aeroporto. In francese, quindi una nazionalista sciovinista (ma non razzista, eh) come lei dovrebbe capirlo: "
Liberté, egalité, fraternité : aussi pour les sans-papier". Pure Borghezio
sa il francese, quindi gli risparmio la traduzione.
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