giovedì 24 febbraio 2011

Sul Ponte sventola bandiera pagana

La Sicilia ci tiene alla sua identità, alla sua autonomia, alle sue tradizioni, ai suoi simboli. La bandiera, per esempio, è bellissima: tra le regioni italiane, solo gli amici sardi possono competere. La Trinacria, Triskele, le tre gambe su campo giallorosso. Un simbolo dalla grande e incerta storia, forse minoico, greco o chissà, con probabili connotazioni massoniche ed esoteriche. E non solo siciliano. Persino l'isola di Man ha una "triscele" come simbolo, forse in rappresentazione del Sole.
La legge regionale 1/2000 ha stabilito che la bandiera ufficiale della Sicilia è quella costituita dalle due bande diagonali rossa e gialla con al centro la Trinacria. Devo notare anche che il simbolo fa parte dello stemma di un comune palermitano che non può lasciarmi indifferente: Caccamo.
Eppure non basta che questo sia il bellissimo simbolo dell'altrettanto bella Sicilia. Persino la bandiera, o meglio la Trinacria stessa, è diventata oggetto di polemiche e revisionismi. E il paradosso - a noi siciliani piacciono i paradossi... - è che a metterla in discussione è stato un autonomista per definizione politica e ideologica. Il vicepresidente del consiglio comunale di Palermo, Sandro Oliveri, appunto dell'Mpa lombardiano, ha proposto di cancellare la Trinacria/triscele dalla nostra bandiera: è un simbolo pagano, che nulla ha a che vedere con i valori cristiani dell'Isola. Probabilmente a Oliveri sfugge che pure in Sicilia tutto ciò che ora è cristiano prima era greco o romano o comunque pre-cristiano, in alcuni casi addirittura ebraico... E i riti della Settimana Santa sono più pagani che religiosi, a volte.
Ma forse Oliveri è soltanto l'ultimo di una serie di politici siciliani cattolici (e non solo, lui è evangelico) lanciati in una specie di revival dei valori cristiani. Dopo la sentenza della Cassazione sulle adozioni ai single, una delle voci più indignate è stata quella dell'ex ministro Enrico La Loggia. Il disegno di legge regionale sulle coppie di fatto ha scatenato una protesta che però si è preferito condurre sui binari dell'insulto e dell'opposizione di piazza.
Lombardo però ha sconfessato Oliveri e la sua «iniziativa di ispirazione religiosa e rispettabile ma che non coinvolge né il governo né l’Mpa». E non piace alla gente che lo ha manifestato chiaramente davanti a Palazzo d'Orleans. La triscele rimarrà dunque al suo posto.
Io avrei continuato a sventolarla comunque.

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