mercoledì 23 febbraio 2011

L'isola del famoso Cecchi Paone

Per chi non lo sapesse, da un anno a questa parte Alessandro Cecchi Paone è consulente in materia di turismo e cultura dell'amministrazione comunale di Modica. A titolo gratuito, si è detto. Ora è scoppiato un caso. Cecchi Paone avrebbe chiesto ventimila euro per la promozione di Chocobarocco (la manifestazione subentrata all'Eurochocolate): diecimila per sé e la sua tv, diecimila per l'agenzia di comunicazione del fratello. E l'impegno diretto del conduttore consisteva più o meno in una passeggiata lungo il nostro bel Corso Umberto...
Il Comune è in una crisi nera, ha milioni di debiti (non è mio interesse né obiettivo sottolineare che le colpe maggiori ce le ha l'amministrazione precedente), dunque una cifretta così ha giustamente pensato di risparmiarla. Ma fin dalla designazione di Cecchi Paone, frutto di un "colpo di fulmine" tra il giornalista e Modica, la polemica è stata forte e ha toccato vertici sublimi quando è intervenuto a suo tempo Sebastiano Failla, vicepresidente (ex An e ora miccicheano) del consiglio provinciale di Ragusa. Failla non aveva gradito che il patrimonio artistico modicano, consistente soprattutto in architettura sacra barocca, avesse come promoter un omosessuale dichiarato. Ora Cecchi Paone ha annunciato la fine del rapporto con Modica mentre si trovava alla Bit di Milano, allo stand delle province sicule. La colpa sarebbe proprio dell'opposizione pregiudiziale di Failla. Il sindaco di Modica, Antonello Buscema, però replica e smentisce qualsiasi motivazione "morale" dietro la conclusione della collaborazione tra la città e l'ex concorrente dell'Isola dei Famosi (lo ricordo perché i media locali modicani hanno sottolineato questo aspetto, evidentemente con connotazione negativa). Il problema sarebbero solo i soldi chiesti da Cecchi P.
Naturalmente si è scatenata la polemica politica: il Pdl modicano se la prende con l'amministrazione (che in effetti non ne esce benissimo) e vuole sapere se il rapporto è finito per questione di soldi o «per un malcelato pregiudizio nei confronti di chi esercita scelte di carattere sessuale diverse dalla norma». Stupendo giro di parole per provare a sembrare politically correct.
Ah, l'Arcigay di Ragusa si è affrettata a smentire Cecchi Paone e a riconoscere che Modica non è omofoba. Spero che da questa vicenda Antonello e tutta l'amministrazione imparino a scegliersi meglio i collaboratori e i consulenti. Anche meno noti e mediatici. Se poi non piacciono a Failla, pazienza.

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