domenica 16 gennaio 2011

Tunisi vicina e lontana

La situazione delle rivolte popolari in Tunisia è ancora molto grave. Continuano gli scontri e aumentano i morti. Per ragioni di sicurezza, la compagnia Grandi Navi Veloci ha sospeso i collegamenti verso Tunisi, da Palermo e da Genova.
Il viceconsole tunisino a Palermo,
Walid Hajjem
Ma le manifestazioni sono arrivate anche in Italia. Oltre all'ambasciata romana, ci sono cinque consolati di Tunisia. Uno di questi è a Palermo. I tunisini, 16 mila, sono il secondo gruppo di stranieri residenti in Sicilia, in alcune aree costituiscono una percentuale significativa della popolazione locale. Nel centro del capoluogo siciliano è stata organizzata una manifestazione dai collettivi studenteschi e universitari in segno di solidarietà con il popolo tunisino. In corteo decine di membri della comunità tunisina di Palermo, che hanno intonato slogan contro il presidente Ben Ali. In Sicilia sono arrivate anche le speranze di chi festeggia per la fuga del dittatore. «Il suo partito, il Raggruppamento Costituzionale Democratico, non aveva niente di costituzionale ma era una associazione di stampo mafioso». Bellissima definizione data da Khadija, tunisina in Sicilia.
Mi ricorda quello che mi disse un anno fa Z.I., un ragazzo tunisino che ho conosciuto quando lavoravo in carcere a Modica: che democrazia è quella in cui uno vince con il 90% dei voti?

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