E poi uno dice che in pensione ti riposi e non hai preoccupazioni.
Guido Bertolaso non può neanche godersi i lunghi attimi di relax che la fine dei suoi incarichi pubblici dovrebbe regalargli. C'è chi lo rimpiange e lo rievoca al primo accenno di emergenza, chi invece non gli risparmia critiche pure aspre.
Adesso a Messina gli hanno anche assegnato un premio che non definirei lusinghiero. "Pezzo di fango". No, non è un insulto velato, è proprio il nome del premio che l'associazione locale
Museo del Fango ha conferito all'ex capo della Protezione civile. Motivazione: è il rappresentante istituzionale che meno si è impegnato nella salvaguardia del territorio. Strano, ricordavo che lui fosse tra i più attivi nel "governo del fare"...
L'associazione ha organizzato mostre e dibattitti sull'alluvione del 2009 a Giampilieri (31 morti e sei dispersi), con annessa premiazione ai cittadini - scelti tra una rosa di venti nomi - che si sono prodigati di più nell'aiuto alla popolazione colpita. Il genio civile di Messina ha vinto il premio Zanclea d'oro, mentre a Bertolaso è toccata l'onorificenza peggiore.
Secondo il capo del governo di cui è stato sottosegretario fino a un mese fa, Bertolaso era vittima della "macchina del fango" quando è stato coinvolto nelle varie inchieste su corruzione, appalti e grandi eventi.
Il fango, appunto. Dante l'avrebbe definito contrappasso, no?
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