All'inizio di ogni anno il Sole 24 Ore, insieme all'istituto di sondaggi Ipr Marketing, pubblica il Governance Poll, la classifica del gradimento degli amministratori locali. Un test politico anche a livello nazionale, in realtà, visti alcuni nomi e certe dinamiche di partito. E i nomi e i risvolti politici sono evidenti soprattutto all'occhio di un osservatore (ed elettore) siciliano. Le classifiche sono sostanzialmente due, quella dei sindaci e quella dei presidenti di Regione, quelli che per semplificazione erronea chiamiamo governatori. Su quest'ultima apparentemente c'è poco da commentare: Rosario Crocetta è l'ultimo in graduatoria. Ha un gradimento del 35%, nettamente sul fondo della lista. Certo, colpisce che in realtà abbia guadagnato 4 punti e mezzo rispetto al gradimento di ottobre 2012 (30,5 per cento), cioè la crescita più alta tra tutti i presidenti: è in pratica l'unico ad aver aumentato i consensi (solo Maroni ha guadagnato l'1,2 in Lombardia e Caldoro lo 0,7 in Campania). Ma tant'è, vatti a fidare del relativismo dei numeri.
La graduatoria dei sindaci si presta anch'essa a riflessioni politiche. Assodato che i primi sono Alessandro Cattaneo a Pavia, Michele Emiliano a Bari e Vincenzo De Luca a Salerno, cioè tre nomi rilevanti non solo a livello locale ma anche nel contesto politico nazionale, e premesso che in questa classifica vanno bene soprattutto i sindaci di centrosinistra, ci sta bene anche un'analisi siculocentrica. Sono ben tre i sindaci di capoluoghi siciliani nella top 15 del Governance Poll 2013. Nomi a loro modo singolari. Al 9° posto, con il 60% (ma in calo di quasi 15 punti rispetto all'elezione), c'è Marco Zambuto, il sindaco di Agrigento eletto con l'effimero Terzo polo centrista e poi folgorato sulla via di Renzi. Al 12° il redivivo Leoluca Orlando: nel 2012 il sindaco di Palermo era addirittura secondo (d'altronde Zambuto era terzo), ora, con il 59%, perde più di tredici punti. Subito dietro, al 15° posto, il nuovo sindaco di Ragusa, Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle con il 58,5%: rispetto al giorno dell'inattesa elezione ha eroso il suo consenso di quasi undici punti.
Istituzioni |
Per la cronaca, Catania e Messina, nel Governance Poll 2012, erano rispettivamente terzultima e penultima nella graduatoria nazionale. I sindaci erano Raffaele Stancanelli e Giuseppe Buzzanca, tutti e due del Pdl, tutti e due ex Alleanza Nazionale. Due città storicamente di destra adesso sono governate da un moderato del centrosinistra e da un "estremista". Non cambiano solo le classifiche.
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