martedì 12 aprile 2011

Intesa pour femme

La politica, soprattutto in periodo elettorale, riserva sempre qualche sorpresa. Alle prossime elezioni amministrative, si voterà pure a Ragusa. Il sindaco uscente di centrodestra Nello Dipasquale si ricandida e potrebbe essere rieletto. A dargli manforte il solito "esercito" di candidati più o meno raccogli-voti. Come sempre si sprecano le liste civiche, croce e delizia delle elezioni comunali.
In una di queste, "Insieme per il lavoro e lo sviluppo", formata dal Partito Repubblicano e dal movimento Ragusa Soprattutto, figura un personaggio interessante e di sicuro impatto mediatico. Morgana Gargiulo. La domanda "chi è?" mi sembra assolutamente legittima, credo se lo siano chiesti anche molti ragusani. Morgana (nata Angelo) è un'attrice transessuale, nata a Palermo ma ormai iblea d'adozione. Si è vista anche in un recente episodio de Il commissario Montalbano ed è stata protagonista di Panelle e Crocché, prima sit-com web siciliana ambientata nell'Antica Focacceria San Francesco di Palermo. Nel 2010 è stata eletta Miss Trans Sicilia. Il presidente di Ragusa Soprattutto, Pippo Occhipinti, è entusiasta: «La Gargiulo è una bella persona e ci è piaciuto coinvolgerla anche per rappresentare una parte di società che non è mai stata ben ascoltata. E lei ha capito subito e ha scelto di candidarsi nonostante in passato avesse avuto delle prime titubanze». Titubanze puramente politiche. Morgana, 25 anni, lo ammette nelle sue interviste alle testate locali: «Elezioni amministrative? Sarei stata un'ipocrita! Per il 15 maggio mi voleva candidare un partito della Destra, ma non mi risulta che vadano pazzi per noi trans. Fosse stato qualcuno della Sinistra, magari, avrei ponderato». E invece ha cambiato idea. Mica è scritto che una trans debba stare per forza a sinistra, come Vladimir Luxuria.
La domanda però è d'obbligo: Ragusa è pronta per la candidatura di una transessuale? Morgana Gargiulo dice di sì, anche se qualche resistenza c'è sempre: «Voglio far cadere quelle barriere di ipocrisia e bigottismo che parte di questa città ha ancora, soprattutto verso le persone speciali, come le chiamo io, come me. Siamo persone speciali, non diverse. Anche io ho un cervello come tutti gli altri». Giusto, e poi «Ragusa è una città che sta diventando pian piano multietnica e multiculturale, non vedo perché dovrebbe scandalizzarsi». Scelte partitiche a parte, spero che abbia ragione, pure sulla città Multikulti.

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