Perché i controlli si fanno sull'ambulante, mica sul "fornitore". Una multa all'abusivo (ma Noureddine non lo era) e tutto passa. L'illusione basta, la criminalità vera può continuare con i suoi affari. Ma l'importante è essere inflessibile con il venditore di strada, meglio ancora se straniero. Peraltro l'accusa generale è che nessuno, vigili o passanti, abbia mosso un dito per impedire al giovane marocchino di darsi fuoco. E infatti ora la magistratura cerca testimoni, andrebbero bene pure le telecamere a circuito chiuso.
Non voglio sembrare qualunquista/populista, ma a me questa storia fa schifo. Adnane era marocchino ma per i palermitani era Franco. E mandava in Marocco i soldi per mantenere la famiglia. Altro che clandestino-abusivo-criminale.
Bravo Giò!
RispondiEliminaSegnalo a chi non l'ha visto anche un ottimo fondo di Sofri su La Repubblica di ieri.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/02/20/quella-morte-palermo-per-un-ora-di.html
Grazie Rizz.
RispondiEliminaE' una di quelle notizie che non si possono ignorare.
G