Il chiostro è stato aperto al pubblico solo per due giorni nella primavera del 2009, grazie a un'iniziativa del Fai. Ora, finalmente, il monumento sarà restituito alla cittadinanza e ai turisti. Il prossimo weekend si apre a Modica la "settimana della cultura" che durerà fino alla fine del mese (ma allora perché "settimana"?, ndr) e la riapertura del chiostro è uno degli eventi. Il 20 aprile sarà a Modica anche l'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo. Restauri e lavori lunghi, come sempre. Ma lungo è il percorso che ha portato a questo esito tanto atteso. Già nel 1952 l'allora ministro della Pubblica istruzione Antonio Segni aveva chiesto il trasferimento della casa circondariale. Sono passati quasi sessant'anni ma del nuovo carcere non si scorge nemmeno l'ombra. Da anni esiste il progetto per una nuova casa circondariale in contrada Catanzarello, ma il ministero di Angelino Alfano ha escluso Modica dalla lista delle città dove saranno costruite carceri ex novo.
La riapertura del chiostro è già una buona notizia. Per il nuovo carcere non si sa quanto tempo bisognerà attendere, davvero non si può quantificare. Però molte attività economiche e commerciali del quartiere, uno dei più popolari di Modica, ruotano intorno alla presenza del carcere. Lì davanti c'è anche il capolinea di una delle linee urbane di autobus. Dentro e fuori, un edificio importante per la città.
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