Per scongiurare lo scoppio di una vera emergenza ambientale, il sindaco, alcuni assessori e consiglieri e altri volontari si sono improvvisati netturbini, o spazzini se preferite. Il primo cittadino Basilio Ridolfo, a capo di una giunta di centrosinistra, si è armato di buona volontà e con gli altri ha raccolto rifiuti lungo la strada principale, nelle contrade di campagna e nelle stradine del centro storico. I ficarresi hanno gradito e un privato cittadino ha addirittura messo a disposizione un piccolo autocarro per caricare l'immondizia.
Sicuramente un esempio curioso e interessante di buona amministrazione: il sindaco ha garantito che il servizio sarà replicato nei prossimi giorni, almeno fino a quando l'Ato non siglerà un nuovo contratto per la raccolta della spazzatura.
Tutto bene, insomma. No, invece no. I rifiuti sono stati temporaneamente depositati in cassonetti del Comune. Toccherà al sindaco emanare un'ordinanza per autorizzare... se stesso a gettare l'immondizia in discarica. Ma poiché a Ficarra si fa la raccolta differenziata (beh, questo è un bene...), i rifiuti non possono essere ammucchiati indistinti nei vari bidoni. L'iniziativa è lodevole, ma in sostanza fuori legge. Un paradosso tutto siciliano.
La buona volontà di Ridolfo e dei suoi concittadini merita comunque la giusta considerazione. I veri responsabili delle varie "emergenze" rifiuti in Sicilia sembrano piuttosto le società d'ambito (gli Ato, appunto). In ogni caso - fatte le debite proporzioni, per carità - io non ce li vedo a raccogliere rifiuti la Jervolino a Napoli e Cammarata a Palermo.
P.S. So già che il nome Ficarra avrà evocato ai più l'omonimo comico palermitano che fa coppia con Picone. Farà piacere dunque sapere che nel 2007 l'amministrazione guidata da Ridolfo ha conferito a Ficarra & Picone la cittadinanza onoraria. Al sindaco non manca il senso dell'umorismo.
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