Così diceva un anno fa il professor Mario Centorrino, assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale. Quasi una polemica d'altri tempi, quando la colpa era degli scrittori che diffamavano la bella terra di Sicilia. Polemica aggiornata al Duemila, però: la sfiga al posto della "supposizione calunniosa dei comunisti" (à la Tomasi di Lampedusa o Danilo Dolci) di cui parlava il cardinale Ruffini.«Non leggiamo più per un po' Camilleri, Tomasi di Lampedusa o Sciascia perché sono una sorta di "sfiga" nei confronti della Sicilia. Ci vuole ottimismo»
Uno degli attori della serie, il palermitano Ernesto Maria Ponte, ha definito "banale e fuori da ogni logica" l'affermazione dell'assessore: «Agrodolce arriva a chiunque con chiarezza e con un linguaggio immediato. Descrive i vari ceti sociali dell’isola, dai pescatori agli industriali, dall’alta borghesia all’aristocrazia. Propaga insomma un'immagine tranquilla e serena della nostra Isola». Ma a Centorrino non piace e non piacciono i modelli negativi (?) trasmessi dalla soap. Intanto però la regione Sicilia e Rai Fiction hanno firmato una convenzione per mandare in onda i nuovi episodi a partire dalla prossima primavera.
Qualsiasi punto di vista è legittimo, ovviamente. Però qualcosa davvero non quadra. L'ultimo episodio è andato in onda su Rai3 il 24 luglio 2009. Centorrino avrà visto in questi giorni qualche brutta replica?
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