Anche questo era Lucio Dalla.
C'era dunque pure la Sicilia nella sua vita e nella sua storia e nella sua carriera. Tra le altre cose, nel 2001 Dalla aveva cantato Siciliano (album Luna Matana), con un cameo di Carmen Consoli. Gli piacevano la Sicilia e i siciliani. Gli piaceva la nostra "educazione, civiltà e gentilezza". Così diceva, anzi così cantava:
La lava in fiamme scende la collina / mi lavo i piedi, è domenica mattina
il sole picchia in testa come un assassino / la piazza è in festa, la festa del patrono
il mare scuote il letto, è un collare intorno al collo / satelliti nell'aria caduti tutti intorno
e tra un rosario e un lutto cittadino / mi siedo e aspetto di parlare con qualcuno
son siciliano... mezzo africano... / un po' norvegese... un po' americano
La prua della barca taglia in due il mare / ma il mare si riunisce e rimane sempre uguale
e tra un greco, un normanno, un bizantino / io son rimasto comunque siciliano
Carmelo è biondo e ha in bocca un orecchino / si sente già europeo, europeo palermitano
e tra le case ancora da finire / noi continuiamo, continuiamo a far l’amore
sono siciliano... un po' saraceno... / un po' finlandese... ma più catanese
Guardo fuori l'oblò, c'è una luna d'argento / l'aeroplano si scuote nel vento, io lo so
che tra un po' atterrerò e qualcuno mi attende / e mi sorriderà, appena mi vede
Carmelo dorme ai piedi del vulcano / il vento che aveva tra i capelli adesso lucida le stelle
negli occhi ha un sogno metropolitano / e un vulcano piano piano che si accende
sono siciliano... nord-africano... / un po' norvegese... ma comunque siciliano
Io adesso mi sento un po' bolognese, un po' emiliano. Ma comunque siciliano.
Come Lucio.
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